Il livello Bonarelli costituisce l’espressione sedimentaria di un evento anossico di primaria importanza.
Lo vedi nelle sezioni di roccia, lo trovi laddove i fossili riemergono da un passato lontano, nelle stratificazioni che parlano della Storia del mondo, di un piccolo e bellissimo pianeta chiamato Terra.
A scoprirlo fu il geologo italiano Guido Bonarelli che lo individuò nel 1891 e lo descrisse nel dettaglio mettendone in evidenza l’importanza ai fini petroliferi.
Il livello Bonarelli, nella letteratura scientifica è conosciuto come Cenomanian–Turonian Oceanic Anoxic Event (OAE 2), o evento anossico del Cenomaniano-Turoniano (noto nella letteratura scientifica in lingua inglese con la sigla OAE 2, acronimo di Oceanic Anoxic Event 2) o estinzione del Cenomaniano-Turoniano, è stato il secondo dei due eventi di estinzione del periodo Cretacico; il primo dei due eventi è chiamato evento di Selli, abbreviato in OAE 1 e datato al periodo Aptiano.
Il livello Bonarelli costituisce l’espressione sedimentaria di un evento anossico di primaria importanza. Rappresenta un evento paleo-oceanografico di stratificazione delle acque, con stagnazione e assenza di ossigenazione sul fondale marino.
MAGGIOR INFO: “il Livello Bonarelli nell’area Umbro-Marchigiana”
Per la presenza di condizioni di sedimentazione, favorevoli alla fossilizzazione delle parti molli degli organismi viventi, il livello è spesso ricco di resti fossili di vegetali, pesci e talora rettili.
Il livello è stato riconosciuto in Italia dalla Lombardia all’Appennino Centrale, dove risulta compreso nella successione calcareo-marnosa emipelagica della Scaglia Bianca.
Il Livello Bonarelli in Abruzzo è ben visibile presso Monte Foltrone, cima più alta della Montagna di Campli. Questa montagna, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e i Monti della Laga, insieme alla Montagna dei Fiori, forma il gruppo dei Monti Gemelli.
